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SKENÈ

VIVERE IL DRAMMA ANTICO
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SKENÈ – VIVERE IL DRAMMA ANTICO

Skenè – Vivere il Dramma Antico, è un progetto promosso dal Teatro dell’Anima – aps La Bottega del Liocorno, che prevede la realizzazione di esperienze teatrali immersive all’interno del Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, dopo una prima fase di formazione di un gruppo di giovani. Il progetto è stato reso possibile grazie alla sinergia tra la Direzione del Parco Archeologico, nella persona dell’Arch. Carmelo Bennardo e del suo staff, il Teatro dell’Anima e l’associazione Triade di Siracusa con i fondi del PON Cultura & Sviluppo 2014-2020.

Skené vuole mettere in scena il pubblico attraverso la riproposizione degli spettacoli che vengono presentati al teatro greco ogni anno.

Da dove nasce il progetto?

Lo chiediamo a Dario Aquilina, promotore del progetto, psicoterapeuta e teatroterapeuta.

Dario Aqulina“I progetti del Teatro dell’Anima nascono dall’idea che esista un “genius loci”, un’anima dei luoghi, che ispira chi riesce a coglierne il respiro.
La potenza del teatro greco di Siracusa, il modo con cui la città vive il dramma antico, sono palpabili da parte di chi, come me, è attento alle sensazioni che i luoghi ispirano.
Una città intera sembra essere coinvolta nelle rappresentazioni del teatro greco, con una emozione che di padre in figlio si trasmette da 4 generazioni e che sta contagiando chi ne viene in contatto.
La primavera siracusana è ormai un appuntamento che risuona in tutto il mondo.
Incontrare quest’anima e pensare di parteciparvi è stata la prima emozione provata alla fine dell’Edipo re messo in scena da Carsen nel 22.
Come è successo con altri luoghi fin dalla fine degli anni ’80: romitaggi, borghi abbandonati, boschi, e poi sempre di più con luoghi di vita come quartieri, paesi, musei, la spinta che l’equipe del Teatro dell’Anima ha coltivato richiedeva che il visitatore diventasse l’interprete di quel luogo, di quella situazione.
Perciò nulla di più semplice per Fabiana, Viviana e Claudia, insieme a me che trasformare lo spettatore della tragedia o della commedia in attore, fargli vivere la magnetica potenza di un Edipo e delle sue figlie, di Elettra e della sua vicenda, o delle donne che attraverso la Lisistrata raccontano la vicenda di una Atene inconsapevole delle sue debolezze.”
Il Teatro dell’Anima si è messo alla prova nel 2023 con l’Ifigenia in Aulide di Euripide e quest’anno con le Rane di Aristofane, per verificare se la proposta poteva essere stimolante per il pubblico a cui viene chiesto di partecipare, ed in entrambe le situazioni la risposta di chi ha partecipato è stata entusiasmante.
Alla costruzione di questo progetto si sono impegnati, fra gli altri, il gruppo di partecipanti al Master di Teatroterapia da poco iniziato a Siracusa, fra cui attori e professionisti, con la collaborazione dello scenografo e artista Tony Fanciullo.
Oltre al cogliere il “genius loci”, il Teatro dell’Anima propone al partecipante di scoprire la naturale capacità di diventare autore, attore, regista e spettatore della propria azione, sostenuto da un team di attori il cui scopo è accogliere le difficoltà e le possibilità di ciascuno, per questo la proposta del Teatrodentrotutti vuole che tutti i partecipanti siano protagonisti, fino ad un massimo di 50 persone per rappresentazione, e che ciascuno offra la propria sensibilità alla conoscenza del dramma antico, i cui personaggi interpretano archetipi della nostra anima, piuttosto che essere solo protagonisti di una scena passata, ed allora perché esserne solo spettatori potendo esserne gli attori?

a cura di Dario Aquilina

Claudia Di Pasquale

a cura di Claudia Di Pasquale

COSA E’ SKENE’?

Skené, Vivere il Dramma Antico è un progetto che il Teatro dell’Anima sta realizzando con La Bottega del Liocorno e l’Associazione Triade, in collaborazione con il parco Neapolis di Siracusa.
Durante il primo stage con i nostri corsisti abbiamo affrontato le tematiche sociali e politiche proposte dalle rane di Aristofane (“mitologie” incredibilmente attuali). In questo secondo stage siamo andati più nel profondo di ognuno di noi, lavorando su Edipo a Colono, una delle tragedie più mature e complesse di Sofocle, in cui il suo protagonista, Edipo, incarna una profonda evoluzione psicologica rispetto alle sue apparizioni precedenti. La saggezza acquisita, la coscienza del destino, che non significa passività o debolezza, ma una forma di riconciliazione interiore con le forze superiori che governano la vita umana. Non è più il re orgoglioso e impulsivo, ma un uomo che rivendica il suo diritto alla pace e al riposo finale. Così come il tema del perdono e della colpa, l’accettazione delle sue azioni e la ricerca di una pace interiore sono segnali di una profonda evoluzione psicologica.
I nostri corsisti del master Skenè, impegnati per diventare esperti in tecniche espressivo-teatrali, guidati da me, Dario Aquilina, Fabiana Masullo e Viviana Sannino, hanno accolto con grandissimo interesse, curiosità e professionalità questo nuovo percorso, accogliendo una visione diversa di fare teatro e di coinvolgere il pubblico in una magia che è creazione collettiva.

CHE LEGAME C’E’ TRA SKENE’ E IL MITO?

Dall’opera di Jung abbiamo imparato che ciò che accade nell’anima può essere compreso soltanto per mezzo di simboli. Proprio perché i miti sono storie simboliche, ci aiutano a comprendere ciò che accade nell’anima attraverso le immagini e le narrazioni. I miti cercano di afferrare il vissuto umano attraverso la rappresentazione per simboli. Nei miti si riflette la nostra anima individuale e collettiva ed essi guidano il nostro agire individuale e collettivo. L’ellenismo e la sua complessità politeistica allude alle nostre complicate e inesplorate situazioni psichiche, contenendo il caos delle nostre personalità secondarie. La Grecia quindi, non tanto come paesaggio geografico, quanto piuttosto come un paesaggio interiore, metafora del regno immaginale che ospita gli archetipi, sotto forma di Dei.
Dato quindi che queste immagini primordiali contengono un’energia orientata, sottoporre un dato archetipo o un dato mito può avere una funzione terapeutica, nella misura in cui può riattivare i processi inconsci che in essi si esprimono e ristabilire quindi un contatto tra questi e la coscienza.

COSA E’ IL TEATRO DELL’ANIMA?

Il progetto di ricerca Il Teatro dell’Anima®️, della Bottega del Liocorno, nasce nel 1988 a Napoli e a Parigi, dall’incontro di Alain Valade (regista, psiconofonista e coach francese) e Dario Aquilina (psicoterapeuta corporeo) ed è un progetto di sviluppo della persona, che utilizza il linguaggio teatrale e la psicologia transpersonale, attraverso la realizzazione di azioni, performance, spettacoli per ampliare la conoscenza di sé e la consapevolezza dei propri strumenti. Usa prevalentemente il linguaggio del corpo e il movimento, in una forte interazione con il patrimonio simbolico e il mito.

Contatti

Teatro della'Anima Teatroterapia da oltre 30 anni.

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