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Il sogno diventa teatro
21 e 22 ottobre 2023

Partendo dal rituale dell’incubazione nella Grecia antica , questo stage vuole intrecciare questo rito con  l’interpretazione dei sogni e la loro trasformazione in azioni sceniche che ne rilevano il contenuto.
Lo strumento fondamentale della creazione è il sogno- Nel sogno si liberano le nostre parti segrete, si collegano dimensioni spesso perdute dell’anima, si risolvono problemi irrisolti ed al tempo stesso le parti drammatiche riaffiorano con le emozioni correlate
Per molti è difficile però distinguere l’irrealtà del sogno che spesso si trasforma in profezia.
Il teatro e il cinema sono un tentativo di trasporre il sogno e le sue funzioni nella sceneggiatura di un testo
Esploreremo questo mondo per coglierne le modalità, il senso e trasformarlo in azione scenica.
LA VITA È SOGNO
L”ARTE INSEGUE IL SOGNO
la vita cerca per tutto il tempo di unire il due mondi: del sogno e della veglia, del dentro e del fuori
L’uso del sogno per guarire e per creare non nasce con Freud e Jung.
É una tecnica antichissima che appartiene allo scismanesimo di tutti i popoli.
Il sogno spesso era indotto da pratiche di trance o facendo ricorso a erbe psicotrope: nel racconto che segue si tratta dell’ayahuasca.
Con Ernan Mamani, in viaggio sulle Ande abbiamo incontrato Antonio, l’oste di una taverna, l’unica, a San Pedro de Casta, prima di arrampicarci a Markauasi, che ci raccontò di aver preso ritualmente l’erba con lo sciamano per una polmonite.
Nel corso del delirio seguito lo sciamano sotto forma di serpente lo guida nel suo mondo interno e mette in ordine le visioni distorte, quando finisce il rito, la polmonite è sparita.
Il sogno e la visione sono la strada per la creazione.
Il sogno non si presenta come una realtà ordinaria, ma come una sua trasformazione che va letta da chi ne ha capacità.
Nella sua amplificazione il sogno di una bambina che fa pipi si trasforma in una nave che prende il largo e si trova in mezzo alla tempesta.
Dal materiale che emerge può nascere una comprensione più profonda di sé, ma anche una storia che superata l’esperienza del soggetto diventa opera d”arte, attraverso paradossi, capovolgimenti e camuffamenti.
Cito da wikipedia:
Rituali di incubazione si conoscono già in epoca sumerica. Questa pratica richiedeva che un sognatore scendesse in un luogo sacro sotterraneo, dormisse una notte sognando e andasse da un interprete a raccontare il sogno, che di solito rivelava una profezia.
Nell’antica Grecia, l’incubazione veniva praticata dai membri del culto di Asclepio e le offerte votive ritrovate nei suoi centri di culto ad Epidauro, Pergamo e Roma attestano l’efficacia del rito. L’incubazione venne adottata da certe sette cristianeed è tuttora in uso in pochi monasteri greci.
In Nordafrica la pratica dell’incubazione, estremamente antica (è segnalata già da Erodoto), è tuttora molto vivace. Essa si pratica soprattutto presso le sepolture dei famigliari o di qualche santo o marabutto. Il termine che la designa più di frequente è asensi (dal verbo ens “passare la notte”).
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