Il Teatro dell’Anima ha creato una serie di strumenti che hanno la funzione di approfondire le tematiche relative alla personalità umana. Fra questi strumenti c’è il Theogramma in cui gli dei prestano il nome ad aspetti della personalità.
Il cuore di questi strumenti è l’idea che quando alcuni tratti del carattere diventano troppo invadenti o al contrario negati possono favorire la nascita di problemi psicologici. Questa invadenza, o mancata presenza, può essere osservata in termini di investimento energetico e viene analizzata con diversi strumenti di cui “Conosci le tue energie” è il più agile, mentre il Theogramma è quello più articolato e rivolto alla conoscenza della personalità.
“Conosci la tua energia” ha l’obiettivo di aiutare chi lo utilizza a capire in che modo utilizziamo la nostra energia e in che modo investiamo la realtà con la nostra carica positiva o negativa.
Proviamo ad immaginare ognuno di noi come una stella. A ben pensare una stella, come ognuno di noi, è qualcosa che vive:
-ha una coerenza di struttura che le consente di gestire l’energia di cui è dotata, che non è infinita;
-la mancanza di energia la trasforma fino ad implodere, l’eccesso di energia determina tempeste devastanti nella galassia intorno a sé.
Stelle di grandezza e energia intermedia, simili al Sole, gestiscono sistemi con il loro contesto di equilibrio.
Se sostituiamo la parola stella con “essere umano” possiamo coglierne le affinità:
un essere umano dotato di pochissima energia implode, uno dotato di grandissima energia produce effetti devastanti, un essere umano dotato di un’energia più equilibrata partecipa di sistemi che cercano un equilibrio nella vita, nell’amore, nelle relazioni, nel lavoro.
Nel theogramma gli dei e il modo con cui ci abitano vengono definiti attraverso l’energia (luminosità che emanano):
se dovesse essere troppa, quel dio/quella dea (ovvero la funzione che interpreta) sarebbe accecante ed invadente, con un contatto scadente ed incontrollabile nel rapporto con il proprio mondo.
Se al contrario dovesse esserci troppo poca energia, la divinità potrebbe restare chiusa in sé e i suoi contenuti resterebbero drammaticamente inespressi.
Tra questi due estremi c’è la vita con le sue modulazioni ed articolazioni dipendenti dalle nostre esperienze, dalla nostra natura, dal contesto in cui ci troviamo.
Questo test molto elementare, ma molto predittivo ci aiuta a capire come gestiamo la nostra energia e il suo rapporto con alcuni contesti di vita.
Nel theogramma questo aspetto sarà ulteriormente sviluppato, ma è molto utile cominciare a confrontarsi con questo modo di pensare alla nostra personalità come un equilibrio fra funzioni oppositive ugualmente dannose quando sono estreme: pervasive o rimosse.
Ora, se non l’abbiamo già fatto, proviamo a compilare il test riempendo le caselle di ogni item.
Vanno sommati i risultati del test sull’energia. Il calcolo dei risultati presenta alcuni aspetti interessanti.
Cominciamo con il calcolare il risultato generale ( Dario per esempio ha totalizzato 22).
– da 8 a 10 energia pervasiva
– da 11 a 15 autocommiserativa
– da 16 a 19 espansiva
– 20 bilanciata
– da 21 a 24 attenta
– da 25 a 29 autocritica
– da 30 a 32 negata, autoinibitoria
Il risultato definisce l’energia personale in generale, facilmente quella che gli altri percepiscono o quella che percepiamo di noi stessi (quella degli altri dipende molto dal contesto in cui ci incontrano).
Il test è organizzato su due sottoaree che ci aiutano ad andare più in profondità, perché ciascuno di noi non usa la propria energia potenziale in tutte le situazioni.