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4 Introverso, estroverso ed empatia

Introversione e estroversione misurano nel theogramma l’empatia, cioè la capacità di entrare in contatto con le emozioni dell’altro, la presenza di un punteggio compreso in un’area di mobilità media (che nel test è compreso fra 220 e 304) ci mette in contatto con la filosofia seguita per cui i valori estremi determinano comportamenti di chiusura del soggetto.
Introversione ed estroversione sono delle funzioni che ci mostrano la relazione che in ognuno di noi è presente fra mondo interno e mondo esterno.
Noi conosciamo e ci conosciamo attraverso il modo con cui ricostruiamo dentro di noi il mondo in cui viviamo ed in cui crediamo, per bello, brutto o incerto che sia,
In questa ricostruzione ci sono moltissimi errori e la vita stessa racconta il modo con cui organizziamo la nostra ricostruzione interna.
Spesso alla variabile errore e associata la variabile tempo, che questo mondo cambia, obbligandoci a fare una “ristrutturazione”.
Se introversione è la tendenza all’auto riflessione, all’ascolto, alla contemplazione, la sua estremizzazione nella personalità introvertita porta alla chiusura ed alla negazione di un posto per noi nel grande mondo.
Viceversa l’estroversione è la capacità di stabilire relazioni con gli altri, di coinvolgersi nella vita e nei suoi progetti, di trasmettere la voglia di comunicare, la sua estremizzazione nella personalità estrovertita porta all’invadenza, ad usare gli altri come mezzo per i propri fini, a ascoltare solo ciò che è congruo con i propri obbiettivi.
Introversione ed estroversione sono due tendenze necessarie alla continua ricerca di un punto di equilibrio fra punto di vista interno ed esterno, in cui la mobilità potenziale del soggetto e la natura del contesto possono dare forza capacità di affermazione, carisma, a chi è potenzialmente introverso come a chi è estroverso.
Capacità di ascolto, accesso alle proprie emozioni riconosciute come positive, capacità di cogliere la natura della situazione in cui ci si trova ed in esso il proprio posto queste doti consentono di liberare il proprio carisma e dare al proprio silenzio la potenza di un’esplosione.
É l’intero theogramma che contribuisce a cogliere questa potenzialità che si esprime, anche solo in alcune funzioni, come certezza.
Ci sono dei introversi e riservati e non per questo non empatici:
Estia, il rapporto con la propria vita interna e domestca,
Efesto, legato al fare materiale nel silenzio del proprio laboratorio,
la stessa Artemide, legata al rapporto con la propria indipendenza inserita nella natura a cui sente di appartenere,
La loro interiorità da sola dà luce e porta bellezza se si esprime all’interno di un equilibrio complessivo della propria personalità
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